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Il Castello di Sammezzano, una meraviglia dimenticata

Castello Sammezzano
Ogni volta che scopro un nuovo borgo, un paesaggio o un bel palazzo, mi stupisco. Uno stupore al quale noi italiani dovremmo essere abituati, perchè in quanto a bellezze non siamo secondi a nessuno... A volte mi stupisco nello scoprire dei posti che si trovano letteralmente a due passi da casa, ma non conoscevo. Spesso, purtroppo, mi sbalordiscono certe situazioni di abbandono...
Il Castello di Sammezzano è l'origine di tutte queste mie meraviglie... continuando con i giochetti di parole non si può non restare meravigliati nell'ammirare questo edificio che si trova a Sammezzano, una località di Leccio, frazione di Reggello (in provincia di Firenze).

Le sue radici affondano addirittura al 200 a.C. ma fu nel 1300 che entrando in possesso delle famiglie fiorentine dei Cipriani prima e dei Gualtierotti e dei Medici poi, che il castello assunse la forma attuale passando da una ristrutturazione all'altra, ognuna nello stile dell'epoca, sia esso moresco, neogotico o rinascimentale.
Negli anni il castello è entrato in possesso degli Ximes d'Aragona e di Ferdinando Panciatichi Ximenes (a cui si deve la creazione dell'immenso parco, uno dei più vasti della Toscana, che al suo interno vanta 57 sequoie giganti di almeno 35 metri, il gruppo più grande presente in Italia, e 37 delle 134 specie botaniche piantate alla fine dell''800) ed ha ospitato Carlo Magno diretto a Roma per l'incoronazione a imperatore e il re d'Italia Umberto I.

castello Sammezzano

Oggi il Castello di Sammezzano è abbandonato. Nel dopoguerra venne trasformato in hotel di lusso, poi nel 1999 andò all'asta e da allora nessun visitatore può vedere le magnifiche sale impreziosite da gessi arabescati e fini decorazioni.
E' notizia di ieri che il famoso critico Vittorio Sgarbi abbia promesso, dopo una breve visita a Sammezzano, di interessarsi al restauro. "Non c'è in Italia una struttura a questo livello" ha detto l'ex ministro.
Speriamo che alle parole seguano i fatti. Questa si che sarebbe una meraviglia.

foto di yvainthefallen su Flickr
Periodicamente vengono organizzate delle aperture eccezionali con visite guidate ma a numero chiuso e su prenotazione grazie al lavoro dei volontari del Comitato FPXA 1813-2013 (le date e le modalità di prenotazione le trovate sulla loro pagina Facebook).

Alcune foto degli splendidi interni ed una curiosa maledizione legata la castello ("la leggenda dei leoni piangenti") le trovate nel blog Amici-in-allegria e su www.marieclaire.it.

(Foto tratte dall'album di Elia Cherici su Flickr)

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3 commenti

Enrico zio ha detto...

Grazie per la citazione. Il tuo blog è ben fatto e ricco di notizie interessanti, ci passerò spesso. Io per il momento sto solo trasferendo i post dal mio vecchio blog poichè MSN nel mese di marzo chiude la sua pittaforma e cancella tutti i blog. CIAO CIAO

Girovagate ha detto...

ti ringrazio :-)
Ho letto sul vecchio blog la storiaccia della chiusura di MSN...
ti seguirò sul nuovo blog!

Maurizio ha detto...

Ho tenuto un convegno in questa meraviglia, non posso credere che un comune possa lasciare morire una simile meraviglia. Una location del genere può ospitare tantissime possibilità artistiche. E' un sogno dimenticato dagli uomini, un bonsai di architettura storica che dovrebbe essere tenuto in considerazione. La sera che sono arrivato in questa località, a parte la bellezza del parco ma ho trovato ad accogliermi un bellissimo cerbiatto che si è fermato mi ha guardato con occhi curiosi, un momento unico, come del resto tutto il paesaggio della toscana. Ci sono bellezze che dovrebbero essere alla portata di tutti, non come le proposte quotidiane dei media, il Castello di Samezzano dovrebbe esserlo... medita Regione Toscana.